I cavalli che si possono vedere allo stato brado dal territorio della Val Graveglia e della val d’Aveto, ad esempio sotto i contrafforti del monte Zatta forse non verranno più uccisi.
E’ stata trovata "una soluzione che ha accontentato tutti: animalisti, allevatori, residenti, amministrazioni locali, Asl4. Ed era ora, visto che di questi animali, tornati selvaggi per il malgoverno di chi ne era proprietario, se ne parla ormai da anni, tra le istanze a tutela della loro incolumità e i problemi a recinti e coltivazioni danneggiati dal loro passaggio. Nell’ottobre scorso la vicenda dei cavalli, che pascolano tra la val Graveglia e la val d’Aveto, era salita agli onori delle cronache, anche nazionali, perché due degli animali erano stati trovati uccisi da una fucilata al cuore. … una soluzione al problema aveva innestato la marcia giusta: associazioni e appassionati di cavalli (su tutti Enrico Bertozzi, giornalista che scrive su riviste specializzate in animali) hanno organizzato un vertice in Regione. L’incontro ha dati i suoi attesi …”
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